Questo è il giorno della partenza. Il giorno che speravamo non arrivasse mai. È triste dover partire, soprattutto dopo aver trascorso un mese fantastico con persone speciali. All'inizio non ti aspettavi chissà cosa da questa esperienza, semplicemente un lavoro che avresti dovuto fare tutti i giorni e uscire per varie città. Poi con il passare dei giorni ti rendi conto che prima o poi ti saresti legato a qualcuno con un rapporto speciale, ed è successo proprio così. È come se fosse nata una seconda famiglia, dove si stava tutti insieme, si rideva e si scherzava, si litigava e si piangeva... insomma, è difficile dimenticare tutto questo. I ricordi li porti con te, ma sono quei momenti in cui difficilmente si possono ricreare, come un sogno. Probabilmente ci sono persone con cui ho legato molto di più, ma non scarterei nessuno, perché tutti siamo parte della memoria di qualcuno. Ci sono episodi che vorrei ripercorrere all'infinito e rivivere altre volte... ma nessuno ha ancora inventato la macchina del tempo. In poche parole, è stata l'esperienza di una vita. Non si può raccontare tutto attraverso uno schermo, bisogna semplicemente viverlo per poterlo capire e credo che con un semplice sguardo ci siamo capiti tutti. Ora che torniamo alla nostra vita di sempre non ci vedremo più tutti i giorni, ma inconsapevolmente penseremo agli stessi momenti, agli stessi ricordi, agli stessi problemi con gli stessi sorrisi. Non ci sono immagini per raccontare questo momento, basta rimanere sul proprio aereo per prendere tutto dall'alto, lasciando ciò che si è vissuto nel cassetto dei ricordi che non si perderanno mai. articolo di Jersey del Rosario
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